Chi può chiedere un prestito

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In genere tutti possono richiedere un prestito personale: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, professionisti, pensionati. La realtà è un po' diversa. Anche se la pubblicità delle finanziarie dice di solito "Prestiti a tutti", in realtà il prestito viene erogato solo se si danno delle garanzie sul rimborso dei soldi presi in prestito. Anche la famosa frase "Prestiti anche a pignorati e protestati", è tutta da verificare.

Le garanzie da fornire per chiedere un prestito

Le finanziarie e le banche danno i soldi solo a chi li restituirà. Quindi è più semplice ottenere un prestito se si è dipendenti pubblici o privati con un posto di lavoro fisso o lavoratori autonomi con un reddito dimostrabile. I pensionati possono essere paragonati ai dipendenti pubblici perchè è lo stato che paga la loro pensione. Infatti, tutte le società, prima di erogare un prestito, richiedono la busta paga, il cedolino della pensione o il Modello Unico (per i professionisti). Non sempre l'appartenenza a queste categorie assicura una risposta positiva alla richiesta di prestito. I dipendenti di un'azienda che sta per chiudere o in grave crisi; i pensionati con più di 75 anni; i lavoratori autonomi con un reddito troppo basso rispetto al settore di appartenenza, possono vedersi rifiutato il prestito anche se appartengono a categorie considerate "sicure" dalle finanziarie.

I criteri di valutazione di banche e finanziarie

I criteri in base ai quali banche e finanziarie decidono di erogare un prestito personale sono molti. I più importanti sono 3.

Proporzione tra importo del prestito e reddito

Se guadagnate 10.000 euro netti l'anno e richiedete un prestito da 30.000 euro da rimborsare in 3 anni non lo otterrete mai. In pratica dovreste prendere il vostro intero stipendio mensile, più altri soldi, e darli alla finanziaria. Il riferimento che banche e finanziarie usano per giudicare se il rapporto rata/reddito è equilibrato è quello del terzo del reddito netto mensile del richiedente. Se guadagnate 1500 euro al mese, 1/3 sono 500,00 euro, ma solo in teoria. Se una persona ha la casa in affitto, dal reddito disponibile bisogna togliere queste spese fisse. Se oltre all'affitto ci sono altri prestiti già in corso, questi riducono ancora il reddito disponibile a cui la banca o la finanziaria fanno riferimento per calcolare la rata del vostro prestito personale. Il reddito che la finanziaria prende come riferimento è solo quello reale, che riuscite a dimostrare attraverso le busta paga o la dichiarazione dei redditi se siete lavoratori autonomi o commercianti.

Affidabilità creditizia di chi richiede il prestito personale

Il terrore di ogni consumatore sono le banche dati SIC, Sistemi di informazione Creditizia, che hanno sostituito i vecchi Crif, le Centrali di Rischio Finanziario. Queste banche dati posseggono i dati sulla nostra affidabilità finanziaria. Prima di concedere un prestito personale, banche e finanziarie chiedono a queste società informazioni sul nostro conto.
Cosa chiedono? Se abbiamo "intenzione" di rimborsare il prestito personale che stiamo chiedendo, cioè se in precedenza abbiamo richiesto un prestito a qualche altra società e se lo abbiamo rimborsato rispettando tempi e scadenze. In pratica, se siamo o non siamo dei cattivi pagatori. Oltre a questi parametri, le banche e le finanziarie prendono in considerazione anche le informazioni contenute negli archivi pubblici, come quelle su protesti e fallimenti. Questi dati, insieme a quelli sul reddito attuale e sull'indebitamento presente e futuro, formano la nostra affidabilità creditizia.

Le banche possono chiedere altre garanzie oltre al reddito?

Rispetto ai finanziamenti finalizzati, le finanziarie e le banche considerano il prestito personale molto più rischioso, perchè non sanno come spenderete i soldi e se non li restituite, non possono neanche rivalersi sul bene acquistato. Quindi, prima di erogare i soldi, vogliono essere sicure di riaverli indietro. Un reddito certo e dimostrabile è quindi la prima garanzia che una finanziaria chiede per erogare un prestito. Di solito non vengono richieste garanzie sui beni (ad esempio un'ipoteca sulla casa), ma potrebbe succedere che alcune finanziarie lo facciano. E' molto più probabile che vi chiedano una firma di garanzia da parte di una persona (fideiussore) che garantirà la restituzione del prestito se non sarete voi a farlo.

Riepilogo

Le banche e le finanziarie danno i prestiti solo a chi può fornire garanzie sulla restituzione;

  • La prima garanzia da fornire è un reddito certo e documentato;
  • Le finanziarie possono chiedere altre garanzie come un'ipoteca sulla casa o la firma di garanzia di una terza persona (fideiussore).


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8 agosto 2009 alle ore 02:13

chi ha avuto, suo malgrado, problemi con la banca (es: insolvibilità del mutuo e conseguente pignoramento della casa)e però attualmente ha cambiato casa, ha un lavoro a tempo indeterminato e si trova in una situazione famigliare "difficile" può chiedere qualsiasi tipo di prestito anche minimo (banca, posta ecc..); se no ma quando potrà riscattarsi da tale situazione? dovrà ricorrere all'usura? gradirei una risposta grazie e distinti saluti

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